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ORTO BOTANICO (645m) - SERRA DOLCEDORME (2267m) 

 

Numero sentiero: 920/920D/922

Gruppo Montuoso: Serra Dolcedorme - Monte Pollino
Comune:  Castrovillari (CS) 
Inizio Percorso:  Orto Botanico (645m) - Lat N 39° 51.461' - Long E 16° 12.044' 
Fine percorso: Serra Dolcedorme (2267m) - Lat N 39° 53.077' - Long E 16° 13.197' 

Tempo di percorrenza (in ore)andata 6.10, ritorno 4.30

Difficoltà:  EE (Escursionisti esperti)
Dislivello: in salita 1622m, in discesa 1622m
Lunghezza: 8576m
Rifornimento idrico: Nessuno.

Come arrivarci: Percorrendo la circonvallazione, nella parte alta dell'abitato di Castrovillari, giunti vicino ad una centralina del gas, si prende la strada asfaltata, via Fauciglio, che in salita porta a Conca del Re e alle pareti di arrampicata di Colle Cornice. Al primo bivio si gira a destra sino a raggiungere l'Orto Botanico prima del sottopassaggio del cavalcavia autostradale. Superato il cavalcavia si continua per pochi metri ancora e si incontra l'inizio sentiero che coincide nella prima parte con il sentiero che si dirige a Timpone Campanaro.

Info, punti di appoggio: Club Alpino Italiano - Sezione di Castrovillari, tel 334/1005054 - www.caicastrovillari.it

Riferimento Cartografico: Pollino - Carta generale 1:90.000 - Dettaglio 1: 35.000 - Elaborazione cartografica di E. Pisarra.

NOTA: Il sentiero è stato realizzato nell'anno 2014 dall'Ente Parco del Pollino.

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 DESCRIZIONE DEL PERCORSO

 

 

 

 

Partenza dal rimboschimento forestale situato sopra il tracciato autostradale in località Conca del Re di Castrovillari. Lasciata l'auto si apre il cancello sulla stradina che sale in parallelo al rimboschimento (chiudere dopo il proprio passaggio) e ci si avvia lungo la sterrata fino a confluire nel sentiero dei castrovillaresi alla Madonna del Pollino e a Timpone Campanaro (sentiero 920/A/B). 

Camminando lungo il vallone, zigzagando tra pini e querce sulle pendici orientali del Timpone Dolcetti, si raggiunge il bivio per Timpone Campanaro.

Si piega a sinistra e guadagnando quota, sotto la parete di Murge di Celsa Bianca, si giunge ad una piccola croce in legno in ricordo di aviatori tedeschi ivi caduti con l'aereo nell'ultima guerra, e percorrendo la cosiddetta "Tagliata" si arriva al Varco del Pollinello. Da qui salendo sulla destra si intraprende il sentiero che, attraverso il Bosco di Pollinello, conduce al Colle del Malevento (1985m) spartiacque tra il Pollino e il Dolcedorme.

Dal colle si sale a destra, mantenendosi al di fuori della vegetazione e aggirando la Timpa di Valle Piana (2160m) si giunge  al passo di Valle Piana, da cui risalendo la ripida prateria e superando l'anticima (2240m) si arriva sulla vetta che rappresenta la cima più alta del Parco del Pollino appartenente al territorio del Comune di Castrovillari. Sulla cima, la Sezione CAI di Castrovillari, nel 2002 - Anno Internazionale delle Montagne, ha sistemato il "Libro di Vetta".

Si ritorna per la stessa strada. 

 

DIRAMAZIONE: Varco del Pollinello (1700m) - Pollinello (1820m) 

La diramazione, di 1.156 metri di lunghezza, inizia al Varco del Pollinello ; dopo circa 150 metri, in lieve salita nella faggeta, si incontra il fosso proveniente dal sovrastante Bosco Pollinello. Si curva a sinistra proseguendo nella faggeta, ove si incontrano un paio di radure, superate le quali la salita riprende su sentiero all'interno del bosco a ridosso del vasto pascolo naturale presente sul versante Sud/Est di Pollinello. Percorsi gli ultimi più ripidi tratti in salita, si raggiunge il punto d'incontro della diramazione IPV 2B  proveniente da Piano Gaudolino. Da qui, sulla sinistra, in poco tempo, si raggiunge la radura rocciosa del Pollinello. Dalla vetta si osserva la sottostante Piana di Morano - Castrovillari - Frascineto che, ad Est, si estende fino a Sibari sul Mar Jonio; spingendo lo sguardo verso Sud/Ovest, si scorgono le cime orlate dei Monti dell'Orsomarso.

 

DIRAMAZIONE 920D/922B: Varco del Pollinello (1700m)Colle del Malevento (1985m) - Monte Pollino (2248m)

La diramazione, di 1.501 metri di lunghezza,  parte dal Varco del Pollinello in forte salita sulla destra con sviluppo in direzione Nord/Ovest e, una volta giunti al Colle, consente di raggiungere, salendo sulla sua sinistra, la cima di Monte Pollino. Il Colle del Malvento rappresenta un snodo cruciale in quanto da esso passano l’itinerario per “Orto botanico Castrovillari - Serra Dolcedorme”, la parte finale dell’itinerario “Colle Impiso - Colle del Malevento” (n. 920B), la fine dell’itinerario “Colle Impiso - Monte Polllino" (N. 922B).

 

 

 

 

STORIA, AMBIENTE E CULTURA

 

 

 

 

Storia.
II percorso, in parte, è stato usato dai cittadini di Castrovillari per raggiungere "le nevere", raccoglitori naturali di neve, per garantire l’ approvvigionamento di ghiaccio per la comunità nei mesi estivi. Per questo motivo, rappresentando esso anche una risorsa per l’economica locale, fu emanata apposita delibera comunale che regolamentava l’ uso e il commercio del ghiaccio prodotto e trasportato proprio dai canaloni sopra il Timpone Campanaro. Nello stesso tempo è stata "la via normale" al Monte Pollino e Serra Dolcedorme dei cittadini di Castrovillari anche se a poche centinaia di metri, più ad Ovest, esisteva un sentiero più comodo attraverso il vallone del Colloreto.


Ambiente.

E’ un sentiero botanico/forestale di estremo interesse. Negli ultimi cinquant’anni le varie autorità nazionali e regionali in materia di rimboschimento vi hanno sperimentato di tutto; gli incendi successivi, seppur causando gravi danni al bosco, hanno contribuito a creare un climax nuovo per queste specie estranee al territorio. Ne è venuta fuori una miscellanea di aceri, pini neri, pini silvestri, di monterey, frassini, carpini, ontani che si contrappongono ai giganti del Pollino: i pini loricati. Una conifera di provenienza balcanica relegata nei soli monti del Pollino; millenari vivono sopra il limite di vegetazione arborea nettamente staccati dalla faggeta, scheletriti, isolati, descrivono un paesaggio di relitti arborei che non hanno eguali. La prateria a sesleria fa da contorno e da sfondo a questo paesaggio.

In ultimo non è escluso, per la sua particolare localizzazione, che il sentiero sia anche percorso dal lupo nei suoi momenti dedicati alla caccia. Le grandi pareti rocciose racchiudono in uno scrigno di pietra tutti questi elementi.

 

Cultura.

É un sentiero che nella prima parte ricalca il vecchio tracciato dei castrovillaresi al Santuario della Madonna del Pollino, in parte è un percorso privilegiato dagli escursionisti locali poiché si interseca, quasi a metà, con il sentiero senza traccia che permette di raggiungere la Serra Dolcedorme attraverso la cosiddetta "Direttissima", percorso alpinistico di notevole difficoltà ed estrema bellezza .

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Profilo planimetrico

Foto

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