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                          ORTO BOTANICO (650m) - PATRIARCA - MONTE POLLINO (2248m)

 

Numero sentiero: 920

Gruppo Montuoso: Pollino - Monte Pollino
Comune:  Castrovillari (CS) 
Inizio Percorso:  Orto Botanio (650m) - Lat N 39° 51.461' - Long E 16° 12.044' 
Fine percorso: Monte Pollino (2248m) - Lat N 39° 55.188’  Long E 16° 09.504’ 
Difficoltà:  E (Escursionistico)
Tempo di percorrenza (in ore)andata 5.40 , ritorno 4.30
Dislivello: in salita 1598m, in discesa 1598m
Lunghezza: 8.528 m
Rifornimento idrico: Nessuno.
Come arrivarci: Percorrendo la circonvallazione, nella parte alta dell'abitato di Castrovillari, giunti vicino ad una centralina del gas, si prende la strada asfaltata, via Fauciglio, che in salita porta a Conca del Re e alle pareti di arrampicata di Colle Cornice. Al primo bivio si gira a destra sino a raggiungere l'Orto Botanico subito prima del sottopassaggio del cavalcavia autostradale. Superato il cavalcavia si continua per pochi metri ancora e si incontra l'inizio sentiero che coincide nella prima parte con il sentiero che si dirige a Timpone Campanaro.

Info, punti di appoggio: Club Alpino Italiano - Sezione di Castrovillari, tel 334/1005054 - www.caicastrovillari.it

NOTA: Il sentiero è stato realizzato nell'anno 2016 dal Comune di Castrovillari con l'ausilio della Sezione CAI di Castrovillari.

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

DESCRIZIONE PERCORSO

 

 

 

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Partenza dal rimboschimento forestale situato al di sopra dell'Orto Botanico e dopo il cavalcavia autostradale in località Conca del Re di Castrovillari. Lasciata l'auto si apre il cancello sulla stradina che sale in parallelo al rimboschimento (chiudere dopo il proprio passaggio) e ci si avvia lungo la sterrata fino a confluire nel sentiero dei castrovillaresi alla Madonna del Pollino e a Timpone Campanaro (sentiero 921A). 

Camminando lungo il vallone, zigzagando tra pini e querce sulle pendici orientali del Timpone Dolcetti, si raggiunge il bivio per Pollinello/ Passo di Valle Cupa/Timpone Campanaro.

Si piega a sinistra e guadagnando quota, sotto la parete di Murge di Celsa Bianca, si giunge ad una piccola croce in legno in ricordo di aviatori tedeschi ivi caduti con l'aereo nell'ultima guerra, e percorrendo la cosiddetta "Tagliata" si arriva al Varco del Pollinello.

Da qui, tenendosi a sinistra, si prosegue per il Pollinello. Arrivati al passo, non senza aver fatto un breve deviazione fin sull'area cresta di Pollinello, si prosegue in direzione Colle Gaudolino. Dopo aver percorso un buon tratto di facile sentiero all'interno del bosco di faggi e raggiunta una piccola radura, prima di scendere, si compie quasi una inversione a U per intraprendere il sentiero che con gradualità porta al "Patriarca" arboreo. Dopo una breve pausa per ammirare e contemplare tale millenario esemplare si continua in salita uscendo dal bosco. Da qui si intraprende la lunga cresta, colma di esemplari mastodontici di pini loricati, che a vista ci porta verso il Pollino

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STORIA, AMBIENTE E CULTURA

 

 

 

 

Storia.
II percorso, in parte, è stato usato dai cittadini di Castrovillari per raggiungere "le nevere", raccoglitori naturali di neve, per garantire

l’approvvigionamento di ghiaccio per la comunità nei mesi estivi. Per questo motivo, rappresentando esso anche una risorsa per l’economica locale, fu emanata apposita delibera comunale che regolamentava l’ uso e il commercio del ghiaccio prodotto e trasportato proprio dai canaloni sopra il Timpone Campanaro. Nello stesso tempo è stata "la via normale" al Monte Pollino e Serra Dolcedorme dei cittadini di Castrovillari anche se a poche centinaia di metri, più ad Ovest, esisteva un sentiero più comodo attraverso il vallone del Colloreto.


Ambiente.

E’ un sentiero botanico/forestale di estremo interesse. Negli ultimi cinquant’anni le varie autorità nazionali e regionali in materia di rimboschimento vi hanno sperimentato di tutto; gli incendi successivi, seppur causando gravi danni al bosco, hanno contribuito a creare un climax nuovo per queste specie estranee al territorio. Ne è venuta fuori una miscellanea di aceri, pini neri, pini silvestri, di monterey, frassini, carpini, ontani che si contrappongono ai giganti del Pollino: i pini loricati. Una conifera di provenienza balcanica relegata nei soli monti del Pollino; millenari vivono sopra il limite di vegetazione arborea nettamente staccati dalla faggeta, scheletriti, isolati, descrivono un paesaggio di relitti arborei che non hanno eguali. La prateria a sesleria fa da contorno e da sfondo a questo paesaggio.

In ultimo non è escluso, per la sua particolare localizzazione, che il sentiero recuperato dal CAI sia anche percorso dal lupo nei suoi momenti dedicati alla caccia. Le grandi pareti rocciose racchiudono in uno scrigno di pietra tutti questi elementi.

 

Cultura.

É un sentiero che nella prima parte ricalca il vecchio tracciato dei castrovillaresi alla Madonna del Pollino, in parte è un percorso privilegiato dagli escursionisti locali poiché si interseca, quasi a metà, con il sentiero senza traccia che permette di raggiungere la Serra Dolcedorme attraverso la cosiddetta "Direttissima", percorso alpinistico di notevole difficoltà ed estrema bellezza .

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