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                          COZZO PALUMBO (645m) - SERRA DOLCEDORME (2267m)

 

Numero sentiero: 921

Gruppo Montuoso: Serra Dolcedorme - Monte Pollino
Comune:  Castrovillari (CS) 
Inizio Percorso:  Cozzo Palumbo (645m) - Lat N .39° 51.330' - Long E 16° 13.052'
Fine percorso: Serra Dolcedorme (2267m) - Lat N 39° 53.077' - Long E 16° 13.197' 

Tempo di percorrenza (in ore)andata 8,40, ritorno 7,30

Difficoltà:  EE (Escursionisti esperti)
Dislivello: in salita 1622m, in discesa 1622
Lunghezza: 8600 m dall'Orto Botanico.
Rifornimento idrico: Nessuno.

Come arrivarci: Percorrendo la circonvallazione, nella parte alta dell'abitato di Castrovillari, giunti vicino ad una centralina del gas, si prende la strada asfaltata, via Fauciglio, che in salita porta a Conca del Re e alle pareti di arrampicata di Colle Cornice. Al primo bivio si gira a destra sino a raggiungere il canile municipale prima e l'Orto Botanico dopo. Si gira a destra per la sterrata, dopo circa due chilometri e dopo aver superato il bivio per la masseria Santo Iorio e l'inizio sentiero per la Grotta della Sirena si arriva al bivio per Cozzo Palumbo. 

Info, punti di appoggio: Club Alpino Italiano - Sezione di Castrovillari, tel 334/1005054 - www.caicastrovillari.it

Riferimento cartografico: Pollino - Carta generale 1:90.000 - Dettaglio 1: 35.000 - Elaborazione cartografica di E. Pisarra.

NOTA: Il sentiero è stato realizzato nell'anno 2016 dal Comune di Castrovillari con l'ausilio della Sezione CAI di Castrovillari.

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DESCRIZIONE PERCORSO

 

 

 

 

Con un auto adatta (4x4) si può giungere sino al bivio di Cozzo Palumbo. Da qui a sinistra si sale costeggiando la pineta sino ad inoltrarsi nel fitto bosco di Valle Cupa dove la strada diventa man mano più stretta. Il sentiero scorre tranquillo e una volta diventato traccia è necessario svoltare a sinistra (freccia direzionale) salendo nel bosco fino ad arrivare sul crinale di Cozzo Palumbo. Seguendolo si giunge sino al congiungimento del Vallone di Faggio Grosso dall'alto e Valle Cupa dal basso denominato empiricamente "Passo delle Valli". Da qui girando a sinistra in breve si raggiunge il Passo di Valle Cupa, girando a destra si intraprende il sentiero per il Timpone Campanaro. Dal Passo di Valle Cupa inizia, senza percorso obbligato,  la "Direttissima del Dolcedorme". Attraverso passaggi aerei di primo e secondo grado su roccia si giunge al "Campo Base", riconoscibile per la presenza di un pino loricato sdraiato. Da qui salendo ci si sposta sulla sinistra e si raggiunge il grande canalone del Dolcedorme che, percorso con particolare attenzione per la possibile caduta di sassi, soprattutto a causa degli escursionisti stessi, conduce a due passaggi strettissimi di roccia. Il dislivello è notevole e con non poca fatica si attraversa uno dei due sino a giungere all' anticima del Dolcedorme. Il più è fatto, si gira a sinistra verso la cima che può essere raggiunta in brevissimo tempo. 

Il ritorno è consigliabile effettuarlo per il Vallone del Faggio Grosso sino al Passo delle Valli per poi riprendere il sentiero di andata e far ritorno a Cozzo Palumbo.

 

DIRAMAZIONE 921A: Passo di Valle Cupa - Timpone Campanaro 

La diramazione, consente di intraprendere il sentiero che porta a Timpone Campanaro.

Arrivati al Passo delle Valli si gira a destra e  in salita sempre nel folto bosco di faggi si raggiunge uno slargo al di sotto della cima del Campanaro che da qui è raggiungibile in breve tempo.

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STORIA AMBIENTE E CULTURA

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II percorso, definito anche "il crestone dei loricati", è un percorso alpinistico a tutti gli effetti e presenta delle difficoltà oggettive quali la lunghezza, il dislivello, la morfologia del terreno ma proprio per questo affascina molti escursionisti che lo apprezzano soprattutto per  la bellezza dei luoghi non facilmente accessibili e per mettere in gioco le proprie capacità fisiche.

L'escursionista si immerge in posti di rara bellezza che assumono un fascino straordinario nel periodo invernale dove può essere affrontato, con le condizioni climatiche, l'abbigliamento e l'equipaggiamento giusti, con ramponi e piccozza.


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