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                          VALSINNI (280m) - MONTE COPPOLO (726m)

 

Numero sentiero: 990

Gruppo Montuoso: Pollino

Comune: Valsinni (MT)

Inizio Percorso:   Anfiteatro di Isabella Morra – Valsinni (280m) - Lat N 40° 10.032’   Long E  16° 26.615’  

Fine percorso: Serbatoio Acquedotto del Monte Coppolo (726m) - Lat N  40° 09.088’    Long E  16° 28.023’  

Difficoltà:  E (Escursionistico)

Tempo di percorrenza (in ore) andata 3.10, ritorno 2.50

Dislivello: in salita 663m, in discesa 231m

Lunghezza: 5200m
Rifornimento idrico:  Fontana di Isabella - Valsinni
Come arrivarci: Valsinni si raggiunge dall'autostrada A3 SA/RC uscendo allo svincolo Sicignano - raccordo autostradale "Basentana" (SS407), e proseguendo fino allo svincolo per Valsinni. Da Taranto seguendo la SS 106 fino a Policoro, imboccando la SS Sinnica sino all'uscita Valsinni. L'anfitatro di Isabella si trova alle spalle del Castello di Valsinni.

Info, punti di appoggio: Rifugio di Monte Coppolo:  tel. 0835.314228 - cellulare 327 6951488 

NOTA: Il sentiero è stato realizzato nell'anno 2009. Pertanto i segnali e le tabelle segnavia potrebbero aver subito un deterioramento dovuto a cause naturali o ad altre svariate ragioni (meteo, incendi, vandalismi, variazioni tracciati per disboscamenti, etc. etc.). 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DESCRIZIONE PERCORSO

 

 

 

 

Il sentiero parte dal parcheggio antistante il teatro di Isabella a Valsinni, sale per un primo tratto sulla strada sterrata fino alla fontana e poi si dirige verso il crinale in direzione del traliccio. Da qui si mantiene sempre sul crinale e sale seguendo la traccia dell'acquedotto del Monte Caramola fino al Castelmezzano. Da qui il sentiero prosegue piegando verso sinistra in direzione della cima del Monte Coppolo. Una volta giunti in cima si scende dalla parte opposta in direzione del serbatoio dell'acquedotto. Si ritorna dalla stessa strada.

In alternativa bisogna prevedere di lasciare un'auto nei pressi del rifugio di Monte Coppolo .

 

 

 

STORIA, AMBIENTE E CULTURA

 

 

 

 

Storia.

Si parte dall’evidente sentiero che inizia sulla destra del Serbatoio dell’Acquedotto, un reperto di archeologia industriale degli inizi del ‘900, costruito per portare l’acqua dalle sorgenti del Caramola e del Frida sul Pollino, fino alla Piana di Metaponto. Questi luoghi furono il rifugio di briganti come i famosi fratelli Melidoro di Favale (l’odierna Valsinni) e nel 1861 videro anche il passaggio del generale spagnolo José Borjès, chiamato dai Borbone nell’illusorio tentativo di sollevare la popolazione contro i piemontesi.

Su tutto il pianoro di vetta è presente una larga cinta muraria, con alcune porte di accesso alla città ed alcuni studiosi lo identificano nell’antica città di Lagaria, fondata da Epeo, il mitico costruttore del Cavallo di Troia.

 

Ambiente.

La severità di questo ambiente è molto particolare. Un crinale sottoposto alle maggiori bufere di vento provenienti sia dal mare che dalla montagna "produce" di conseguenza una vegetazione molto resistente a qualsiasi agente atmosferico. Il panorama non è da meno: dal Golfo di Taranto ai paesi del Metapontino, dai calanchi di Tursi e Montalbano a Gallipoli-Cognato, dal Pollino ai principali gruppi montuosi lucani (Sirino, Monte Alpi, Raparo, Monte di Viggiano, Monte Volturino, Monte La Spina).

Il Monte Coppolo è altrettanto interessante per essere una stazione del raro Garofano del Vulture.

 

Cultura.

Il Monte Coppolo, il nome pare che derivi dalla sua forma (da Coppula, berretto, quindi montagna a forma di cappello), testimonia una delle più importanti aree archeologiche del Pollino con i resti delle mura di un’acropoli lucana del IV secolo a. C. Inoltre, questo percorso merita di essere fatto perchè, in sintonia con lo spirito del CAI, ricalca le orme della poetessa Isabella Morra, la quale si recava in cima al Monte Coppolo ( o meglio al vicino Cozzo Petacchia) per guardare il Mare Jonio e il suo Sinni al quale affidava i suoi sonetti.

 

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Profilo altimetrico

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