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                         ROTONDA DELLE GOLE DI JANNACE (1309m) - GOLE DI JANNACE (1559m)

 

Numero sentiero: 924

Gruppo Montuoso: Pollino - Monte Pollino

Comune: San Severino Lucano (PZ)

Inizio Percorso: Rotonda delle Gole di Jannace (1309m) - Lat N 39° 57.417’ Long E 16° 10.921’ 

Fine percorso: Innesto sentiero Piano Jannace (1559 m) - Lat N 39° 56.491’ Long E 16° 11.213’ 

Difficoltà:  E (Escursionistico)

Tempo di percorrenza (in ore):  andata 2.25, ritorno 1.45

Dislivello: 418m, in discesa 418m

Lunghezza: 2960 m

Rifornimento idrico: Nessuno

Come arrivarci: La Rotonda delle Gole di Jannace si raggiunge da S. Severino Lucano in direzione del Santuario della Madonna di Pollino. 

Info, punti di appoggio: Rifugio "Al Pino Loricato"- loc. Madonna del Pollino, info Municipio San Severino Lucano  0973.576132; Casa del Pellegrino - loc. Madonna del Pollino,  info Parrocchia S. Severino Lucano  0973.576162

NOTA: Il sentiero è stato realizzato nell'anno 2009. Pertanto i segnali e le tabelle segnavia potrebbero aver subito un deterioramento dovuto a cause naturali o ad altre svariate ragioni (meteo, incendi, vandalismi, variazioni tracciati per disboscamenti, etc. etc.). 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

DESCRIZIONE PERCORSO

 

 

 

 

Il sentiero parte dalla rotonda posta all'inizio della strada carrozzabile che porta al Santuario di Madonna del Pollino, prosegue, penetrando nel fosso Jannace, verso Sud - Est per circa tre chilometri. La primavera è Il miglior periodo dell'anno per una escursione in quanto mette in risalto un’ambiente fiabesco fatto di cascate e ricco di testimonianze carsiche. Numerose passerelle di legno e scalette agevolano il passaggio del corso d'acqua, soprattutto nei periodi di piena. Si ritorna per la stessa strada. 

Usciti dalle gole a sinistra attraverso il sentiero IPV 4 si può raggiungere Piano Jannace, altrimenti -piegando verso destra- l’escursionista può raggiungere il Santuario della Madonna di Pollino e da qui scendere alla Rotonda.

 

 

 

STORIA, AMBIENTE E CULTURA

 

 

 

 

Storia.
La Gola di Jannace è testimone del grande taglio di bosco degli inizi del secolo scorso allorquando le ditte appaltatrici dovettero fronteggiare difficili problemi tecnici per estrarre dal bosco il legnatico tagliato. Infatti, non è difficile trovare pezzi di funi d'acciaio che ancora svettano che fanno molto riflettere sull'uso sconsiderato che è stato fatto dei boschi del Pollino agli inizi del novecento. Regno di biacchi, cervoni ma anche di sparvieri, picchi e rapaci notturni di tutte le specie.


Ambiente.

Si tratta di un meraviglioso itinerario, breve, intenso ricco di spunti per la biodiversità e testimone di ambienti severi, ricchi di esemplari botanico-forestali unici in tutto il Pollino. Abeti, aceri, sorbi, carpini, ornielli, cerri e naturalmente faggi giganteschi caratterizzano questo ambiente. Sicuramente si può parlare del Fosso Jannace come luogo di "alberi monumentali" di inestimabile valore, sia naturalistico che di testimonianza di come doveva essere il Pollino prima dell'arrivo delle grandi "compagnie del legno". Si tratta di una delle aree dove è possibile osservare l'associazione vegetale "faggio-abetina" testimone di un climax ottimale che consente la convivenza a due specie forestalmente molto distanti da loro. inoltre, è interessante scoprire una piccola colonia di pini loricati isolata dal resto dei grandi areali delle Serre. Spesso si incontrano diversi tipi di orchidee, fritillarie e magnifici cespugli di ginepro nano.

 

Cultura.

La risalita del Fosso Jannace ha rappresentato per molti una scorciatoia per raggiungere il Piano omonimo dove vi era un casino (residenza di montagna) delle grandi famiglie latifondiste che fungeva da centro di raccolta del bestiame, dei pastori e di tutti coloro che lavoravano in montagna.

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Profilo altimetrico

Foto

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