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                                COLLE MARCIONE (1227m) > BELVEDERE ZOTI MANOLI (1313m)     

 

 

Numero sentiero: 933C

Gruppo Montuoso: Pollino - M. Pollino

Comune: Civita (CS) 

Inizio e fine percorso: Colle Marcione (1227m) - Lat N 39° .......' -  Long E 16° .............'

                                          Belvedere Zoti Manoli (1313m) - - Lat N 39° .......' -  Long E 16° .............'

Difficoltà:  E (Escursionistico) 

Tempo di percorrenza (in ore): 0.30 solo andata
Dislivello totale: 186m in salita; 186m in discesa
Lunghezza: 760 m 
Rifornimento idrico:
una fonte, lungo la strada asfaltata, qualche chilometro prima di Colle Marcione.


Come arrivarci: Civita si raggiunge uscendo al casello autostradale A2 del Mediterraneo di Frascineto oppure uscendo allo svincolo di Villapiana Scalo - Castrovillari della superstrada 106 bis. A Colle Marcione si arriva imboccando a sinistra la strada montana poco prima dell'abitato di Civita.

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Info, punti di appoggio: Rifugio Colle Marcione, attualmente chiuso.

Club Alpino Italiano - Sezione di Castrovillari - 334/1005054 - www.caicastrovillari.it - caicastrovillari@tin.it.

 

NOTA: Il sentiero è stato realizzato nel 2019. 

 

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DESCRIZIONE PERCORSO

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Il percorso, abbastanza agevole, inizia dal Rifugio Colle Marcione. Giunti nei pressi della Masseria Rugiano si continua sulla sinistra sino al pianoro sottostante la Timpa di Porace. Appena giunti sul pianoro si prosegue verso sinistra tra le roccette verso la cresta, si fanno poche centinaia di metri e si giunge al punto panoramico Zoti Manoli dove sono state sistemate dal CAI Castrovillari due panchine in legno. Ritorno per la stessa strada.

 

STORIA AMBIENTE E CULTURA

 

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          Papas Emanuele Giordano, conosciuto come Zot Manoli nasce a Frascineto (CS) il 27/6/1920 da Agostino Giordano e Rosina Bilotta, nipoti di papas Bernardo Bilotta (1843-1918), arciprete di Frascineto, poeta e letterato. Dopo aver frequentato le scuole elementari a Frascineto, nel 1933 entra nel Seminario Benedetto XV di Grottaferrata (Roma), dove compie gli studi medi e ginnasiali. Nel 1938 passa al Pontificio Collegio Greco di Roma e completa gli studi liceali, filosofici e teologici presso l’Università Pontificia “Angelicum”, conseguendovi la Licenza in Teologia. Ordinato sacerdote il 18 novembre 1945, viene nominato parroco di Ejanina il 30 maggio 1946, dove celebra la prima messa il 16 luglio, festa della Madonna del Carmine. È morto a Lungro il 17 febbraio 2015

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         Zot (Sacerdote) Manoli è stato una delle personalità arbereshe più notevoli del nostro tempo e, per tutta la sua vita, ha lavorato per conservare, vivificare e trasmettere i valori dell’identità del popolo e della fede arbereshe. Un sacerdote, un maestro, un amico, un topografo e di lui hanno sempre colpito la sua profondità umana, la sua semplicità, il suo entusiasmo e il suo spirito di preghiera.

Nel corso degli anni della sua vita, capitava sovente di incontrarlo in montagna mentre saliva con la sua moto, con la Renault 4, oppure a piedi, da solo o in compagnia. Raggiungeva il luogo a lui dedicato e in cui sono sistemate due panchine per ammirare lo splendido panorama per pregare e  meditare.

 

          Gli incontri in montagna non sono mai semplici saluti, in montagna un incontro non è pari a quello sul pianerottolo delle scale di un condominio… In montagna ci si ferma, si condivide il panorama, si commenta il profilo di una montagna, il clima della giornata…con Zot Manoli c’era qualcosa di più. Con lui, che sin da piccolino percorreva queste coste dietro al gregge del padre, dal saluto si passava subito a parlare di un luogo, e lui aveva un suo ricordo di qualche evento, di un aneddoto, o la spiegazione di un toponimo, perché, da appassionato filologo e storico, nutriva una vigile attenzione a ricostruire le possibili origini del nome di un luogo e alle sue storie...

Per esempio, perché “Colle Marcione”  ha questo nome. Il toponimo è legato all’occupazione francese della nostra regione e a quando un reparto militare in transito, sfinito per la dura salita, si sentì incitare a proseguire in cammino dal proprio comandante che continuava a ripetere: “marchons!!!”.

Zot Manoli è stato un uomo dall’umanità intensa, che ha vissuto e saputo donare agli altri con armonia la sua semplicità e il suo sapere vasto e profondo.

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