Cai Castrovillari Sentieri
RIFUGIO BOSCO FAVINO (1344m) - MONTE ALPI (1900m)
Numero sentiero: 970
Gruppo Montuoso: Monte Alpi
Comune: Castelsaraceno (PZ) - Latronico (PZ)
Inizio Percorso: Rifugio Bosco Favino (1344 m) - Lat N 40° 07.919’ Long E 15° 59.646’
Fine percorso: Monte Alpi (1900 m) - Lat N 40° 07.273’ Long E 15° 58.463’
Difficoltà: E (Escursionistico)
Tempo di percorrenza (in ore): andata 2.45, ritorno 2.20
Dislivello: in salita 633 m, in discesa 72 m
Lunghezza: 3790m
Rifornimento idrico: Bosco Favino
Come arrivarci: Bosco Favino si raggiunge percorrendo la statale dell’Armizzone in direzione Castelsaraceno lasciando la statale 653 “Sinnica” al casello di Moliterno.
Info, punti di appoggio: In estate funziona il Rifugio di Bosco Favino - Tel: 0973.832505 - 329.7412562. rifugiofavino@libero.it
NOTA: Il sentiero è stato realizzato nell'anno 2009. Pertanto i segnali e le tabelle segnavia potrebbero aver subito un deterioramento dovuto a cause naturali o ad altre svariate ragioni (meteo, incendi, vandalismi, variazioni tracciati per disboscamenti, etc. etc.).
DESCRIZIONE PERCORSO
Dal piazzale del Museo naturalistico Ambientale del Bosco Favino si supera la sbarra di ferro e ci si dirige verso la rotonda. Da qui si prende il sentiero che in breve comincia a salire lungo il versante orientale del Monte Alpi.
Dopo un primo tratto in leggera salita, si giunge ad un terrazzo, si piega a destra e si imbocca in forte salita una traccia che, dopo essere uscita dal bosco, porta sul crinale. Si prende a destra e si prosegue lungo il crinale in direzione della prima cima, Serra la Croce (1983 m).
Si avanza mantenendosi in quota lungo lo spartiacque e giunti in fondo si piega a sinistra scendendo lungo la dorsale fino alla sella.
Da qui si sale alla volta della cima del Monte Alpi. Si ritorna per la stessa strada.
STORIA, AMBIENTE E CULTURA
Storia.
Il Massiccio del Monte Alpi lungi dall'essere una barriera è sempre stato diviso con i vicini di Castelsaraceno che ne hanno sempre sfruttato i pascoli d'alta quota, il legno e i frutti di bosco; il versante che ricade su Latronico invece ha beneficiato di gran lunga in misura maggiore in termini di ricchezza e di economia i suoi abitanti. Infatti, Latronico da anni sfrutta le terme di Calda e l'alabastro per i suoi portali e arredi sacri.
Ambiente.
La particolare formazione geologica del Monte Alpi consente una flora ricca di esemplari unici nel loro genere. Il versante interessato dal nostro percorso è ricco di faggi di alto fusto, spettacoli per dimensioni e forma. Il paesaggio e il panorama fanno del Monte Alpi un balcone sull'intera Basilicata. Infatti, mentre a sud l'orizzonte è rappresentato dal Massiccio del Pollino, a settentrione l'Alpi la fa da padrone. Lo sguardo in condizioni di buona visibilità supera i confini regionali e si infrange sul Cervati, sul Gargano e sul Golfo di Policastro.
Cultura.
Il monte Alpi è un grosso massiccio carbonatico ricco di fossili, resti di alghe, completamente circondato da terreni sedimentari di origine più recente: arenaria, conglomerati vari di origine fluviale che lo rendono unico nel sistema geologico del Parco Nazionale del Pollino.
Il nome deriva da "arpo" una specie di falce che si usava a Latronico e dintorni per lo sfalcio dell'erba medica.
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